Descrizione
Nome scientifico: Thymus vulgaris.
Provenienza: pianta originaria della zona del mar Mediterraneo occidentale. Il timo in Italia è presente in quasi tutto il territorio, sia allo stato spontaneo sia allo stato coltivato. La sua coltivazione si è estesa anche in Germania, Francia, Inghilterra e Spagna.
Caratteristiche botaniche: Il timo si presenta come un arbusto dalle dimensioni ridotte con delle foglie grigio-verdi piuttosto piccole e ricoperte da una fitta peluria. I fiori sono di colore bianco o rosato, mentre i frutti sono degli acheni contenenti dei semi e ricoperti da una sorta di guscio marroncino. Il profumo intenso del timo è immediatamente avvertibile, soprattutto se si sfregano le foglie tra le dita .
Varietà: ecco le varietà maggiormente conosciute:
- Thymus serpillum
- Thymus Herba barona
- Thymus citriodorus
Storia: il timo aveva un posto di assoluto rilievo nell’antichità. Nell’Egitto dei Faraoni ad esempio veniva frequentemente usato nelle procedure d’imbalsamazione dei morti, mentre nell’antica Grecia se ne apprezzavano in particolare le sue qualità in cucina. Sembra che abbia tratto in qualche modo origine dai greci, anche l’usanza dei soldati romani di cospargersi con acqua e timo prima di una battaglia. Da notare come la parola Τιμή( timè), vocabolo che in lingua greca ha il significato di coraggio / forza, sia pressoché identico a quello con cui si identifica questa pianta. Più scaramantico è l’impiego che veniva fatto del timo nel periodo medioevale, quando vi era l’usanza di mettere sotto il cuscino dei rametti di questa pianta per cercare di scacciare gli incubi notturni. Allo scopo di allontanare il male e garantire un buon auspicio il timo era disegnato dalle dame sugli scudi dei propri amati per assicurarne il ritorno a casa.
Proprietà della pianta: le principali proprietà di questa pianta, ovvero quelle antisettiche, sono conosciute sin dall’antichità. Nell’ “Herbario novo” , saggio rinascimentale del 1585 sulle principali piante medicinali di Castore Durante, il timo veniva consigliato, cotto nel vino, per combattere l’asma e le infezioni della vescica. Inoltre, fino al primo dopoguerra, la maggior parte dei disinfettanti più diffusi era a base di timo. Questa pianta, con le sue proprietà, può fungere anche da digestivo ed essere usata come rimedio per le infiammazioni dell’apparato respiratorio.
Usi e impieghi: il timo viene molto usato in cucina perché si sposa bene con moltissimi cibi: carni arrosto o in umido, pesce, verdure, funghi, oli e aceti aromatici. Talvolta viene impiegato anche nella preparazione di liquori e nella profumazione dei vini. Il suo infuso è un ottimo sostituto di tè o caffè. Con il timo si possono produrre anche sciroppi contro la tosse e oli essenziali utili per la preparazione di shampi, lozioni, deodoranti etc …
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